Il “laboratorio delle emozioni” è uno spazio, un luogo fisico dove il tempo per un attimo rallenta e in alcuni momenti sembra proprio fermarsi.
Dove ci si muove, si sta fermi, si respira, ci si ascolta, senza lo stress del risultato, del numero delle ripetizioni, dello specchio sulla parete che ci rimanda l’immagine dei nostri corpi inevitabilmente imperfetti, a volte goffi, troppo magri o troppo grassi ma incredibilmente veri ed autentici.
In questo spazio, un po’ palestra e un po’ giardino, si viene guidati attraverso esercizi a corpo libero ed esercizi di bioenergetica a scoprire e riscoprire il proprio corpo, ad aumentare la propria capacità di ascolto dei propri stati d’animo ed accrescere la propria sensibilità a sentire e distinguere le proprie emozioni.
Si viene accompagnati, a coltivare e nutrire il proprio benessere con pazienza e senza fretta. Fa da guida un counselor a mediazione corporea che si concentra non solamente sulla comunicazione verbale, ma aiuta le persone a scoprire e a riscoprire il proprio corpo grazie a: esercizi corporei attivi e passivi, movimenti spontanei, respirazione, espressione delle proprie emozioni, uso della voce, autoascolto.
Strumenti, modi e tempi sono regolati per coinvolgere il corpo , che causa dei ritmi frenetici si è auto-limitano nelle sue funzionalità, fino a far perdere il contatto con il proprio sentire. Sentire che condiziona gli stati d’animo e di riflesso la capacità di vivere, sorridere, amare, rispettare se stessi e gli altri. Sentire che serve per entrare in un contatto più profondo con se stessi, essere consapevoli delle tensioni muscolari e dei blocchi.
Imparare ad accogliere i messaggi che il corpo ci manda, le sensazioni di tensione, le rigidità, i dolori, spesso segnali di sofferenza, a volte di disagio, che possiamo usare come punto di partenza per riprendere per mano e con le proprie forze la vitalità, la creatività, le emozioni che sono la vita e che per troppo tempo abbiamo lasciato nell’ombra.
Le lezioni hanno lo scopo di promuovere e favorire la salute della persona.
E’ importante ricordare che il “laboratorio delle emozioni” non è un gruppo di terapia.